Scienziati insieme: una marcia in più

Approvata per la prima volta una terapia di cellule staminali per un raro tipo di cecità che è stata sviluppata interamente da scienziati italiani

La collaborazione tra scienziati porta a ottimi risultati per la scienza e la società. Questo il tema di un articolo pubblicato su Nature che, partendo dal famoso caso di Stamina si analizza come la comunità scientifica si sia mossa per verificarne i requisiti scientifici, portando la questione anche a livello politico e legislativo.

Un aspetto forse poco conosciuto o considerato, ma che dimostra quanto possa essere forte l’influenza dei singoli scienziati nella discussione che riguardano la salute pubblica.

E se, come sostiene Nature, “Il caso Stamina è una vergogna per l’Italia”, ci sono anche buone notizie: “La Commissione europea – conclude Nature – ha formalmente autorizzato per la prima volta nel mondo occidentale l’approvazione per una terapia di cellule staminali: un trattamento per un raro tipo di cecità che è stato sviluppato interamente da scienziati italiani, che lavorano esclusivamente in Italia”. La notizia è stata riportata anche sul portale EuroStemCell.

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