Come riconoscere le “cure fasulle”

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha reso disponibile in questi giorni un vademecum: “Non ho nulla da perdere a provarlo”. L’opuscolo – tradotto e adattato dall’AIFA dalla guida per i pazienti realizzata dalla non-profit inglese Sense About Science – affronta il tema delle “cure miracolose”, e si pone come guida per aiutare pazienti, familiari e cittadini per  riconoscere i trattamenti basati sulle prove scientifiche da quelli privi di presupposti rigorosi.

«Ogni mese sui media compaiono dozzine di notizie che riguardano scoperte mediche e farmaci miracolosi. Internet è inondato di annunci e conversazioni nelle chat che raccontano di benefici incredibili. Come spiegarsi le storie di “guarigione”? Come distinguere il salutare dal fasullo, il probabile dall’incerto?» spiega nell’introduzione alla guida, Sarah Mehta, di Sense About Science.

Proprio per aiutare i cittadini a rispondere a queste domande, la guida offre degli strumenti per valutare le numerose notizie di medicina che ogni giorno circolano sui media, permettendo ai lettori di dare il giusto peso a ogni affermazione a proposito; e illustra in modo semplificato il funzionamento delle sperimentazioni cliniche, del processo di sviluppo dei farmaci e del monitoraggio dei medicinali che segue la loro immissione in commercio.

«Anche se non è facile capire in cosa credere, ci sono delle domande da porsi» continua Sarah Mehta.  «Per realizzare questa guida abbiamo lavorato con pazienti, operatori sanitari, medici, infermieri e istituti di beneficienza e abbiamo approfondito i metodi che utilizzano per analizzare, alla luce delle evidenze, le affermazioni eclatanti e prendere decisioni».

Scarica l’opuscolo “Non ho nulla da perdere a provarlo”

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