“Essere cittadini tra scienza, sapere e decisione pubblica” è il titolo del convegno di due giorni – 25 e 26 marzo – tenutosi presso la Sala Pio XII dell’Università Statale di Milano, in via S. Antonio 5.
Promosso da UniStem, Centro di ricerca sulle cellule staminali diretto da Elena Cattaneo, docente di Farmacologia e senatrice a vita, insieme a Marco Muzi Falconi, docente di Biologia molecolare in Statale, Maurizio Ferrera, docente di Scienza politica in Statale, e Andrea Grignolio, docente di Medical Humanities e Bioetica all’Università San Raffaele di Milano, il convegno è stato un’occasione per riflettere sul crescente anti-intellettualismo dell’attuale società occidentale in crisi di principi e valori democratici, per offrire gli strumenti utili a un rilancio della responsabilità e della centralità dei saperi.
Articolato nelle tre sessioni – Come il cervello influenza i nostri giudizi, La scienza sotto attacco, La decisione pubblica – il convegno ha riunito docenti, ricercatori ed esperti provenienti da prestigiose Università ed enti di ricerca italiani ed europei, per un confronto a più voci su temi oggi molto dibattuti quali la responsabilità e la moralità nella comunicazione scientifica, l’impiego degli OGM e la paura dei vaccini, la difesa della democrazia dalla post-verità, l’imporsi della pseudoscienza e il racconto che della scienza è fatto da parte del giornalismo. Oltre 300 i partecipanti provenienti da tutta Italia.
A essere sotto attacco, oggi, è il sapere scientifico, a causa di una crescente sfiducia verso il metodo delle prove basate sui fatti, verso le istituzioni e gli scienziati che le rappresentano e verso molti temi di studio della scienza. Il rapporto tra scienza e società influenza le modalità e i contenuti delle decisioni pubbliche trasformando profondamente le società in cui viviamo.
Aperto dai saluti del rettore Elio Franzini, sono intervenuti Sergio Della Sala (University of Edinburgh), Fabrizio Benedetti (Università degli Studi di Torino – Center for Hypoxia del Plateau Rosa Labs), Fabio Babiloni (Sapienza Università di Roma – BrainSigns), Paolo Legrenzi (Università Ca’ Foscari di Venezia), Roberto Defez (Istituto di Bioscienze e Biorisorse, CNR, Napoli), Deborah Piovan (Impreditore agricolo – Confagricoltura), Andrea Grignolio (Università Vita-Salute S. Raffaele, Milano – CNR-ITB), Maurizio Ferrera (Università degli Studi di Milano), Riccardo Iacona (Giornalista, autore e conduttore di PRESADIRETTA – Rai3), Amedeo Santosuosso (Università di Pavia – Scuola Universitaria Superiore IUSS, Pavia), Luca Simonetti (Giurista, esperto di biotecnologie), Roberto Burioni (Università Vita-Salute S. Raffaele, Milano) e Fabio Pammolli (Politecnico di Milano).
PER APPROFONDIRE:
Selezione di articoli e interviste dei relatori
Babiloni F. – Passive BCI beyond the lab: current trends and future directions
Benedetti F. – Place effects: from from the neurobiological paradigm to translational implications
Benedetti F. – Increasing uncertainty in CNS clinical trials: the role of placebo, nocebo, and Hawthorwne effects
Burioni R. – Italy’s policy shift on immunization
Defez R. – La sfida dell’agricoltura: quanti OGM nel cibo bio
Defez R. – Una simbiosi che aiuta il pianeta
Della Sala S. – Come si argomenta contro una falsa credenza?
Della Sala S. – Alla ricerca del vero, tra pregiudizi, credenze, falsi ricordi e conflitti d’interesse
Della Sala S. – Misinformation lingers in memory: Failure of three pro-vaccinations strategies
Grignolio A. – Understanding vaccine hesitancy as a neuro-evolutionary problem
Grignolio A. – Post-verità, vaccini, democrazia
Iacona R. – Ogni cosa è (male) illuminata
Iacona R. – La verità tra scienza e giornalismo
Iacona R. – Voglio vivere
Pammolli F. – The growth of business firms: theoretical framework and empirical evidence
Pammolli F. – The productivity crisi in pharmaceutical R&D
Pammolli F. – Learning from successes and failures in pharmaceutical R&D
Piovan D. – “Io ho capito, ma non mi fido”, ovvero degli inganni della mente
Piovan D. – I pesticidi, l’agricoltura biodinamica e il rifiuto della complessità