Dal 13 marzo al 19 giugno a Milano si parla di scienza. Sette colloqui per approfondire temi come staminali e medicina rigenerativa, le terapie oncologiche, le biotecnologie, le staminali del cordone ombelicale, l’invecchiamento e altro ancora. Il ciclo d’incontri “Colloqui per la Scienza A Milano” si svolgeranno il giovedì dalle 18 alle 20, con l’obiettivo di coinvolgere e far scoprire ai cittadini le nuove frontiere della ricerca a Milano e in Italia.
«Mettere la ricerca scientifica al centro del dibattito pubblico è importante perché centri di ricerca, istituti, università e fondazioni private sono un rilevante fattore di traino economico e occupazionale per tutto il territorio milanese» ha spiegato l’assessore all’Università e Ricerca Cristina Tajani durante la presentazione dell’evento lo scorso 13 marzo. «Sono più di 1000 i progetti di ricerca realizzati da atenei o istituti milanesi, per un indotto di circa 300 milioni di euro sulla città. Oltre 20 mila quelli nazionali finanziati dall’Unione Europea. Per Milano una posizione di eccellenza che pone gli atenei, gli ospedali e i centri di ricerca milanesi in prima fila sul fronte della ricerca internazionale».
Tanti gli ospiti istituzionali, gli scienziati e giornalisti scientifici chiamati a raccontare la scienza: dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in apertura dei lavori, passando per Sergio Dompè, Giulio Cossu, Elena Cattaneo, l’ex Ministro della Salute Girolamo Sirchia, Alberto Mantovani, il Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini, Umberto Veronesi, Marco Cattaneo, Gianfelice Rocca, Giuseppe Remuzzi e tanti altri ancora.
«La scienza è di tutti, non è patrimonio dei singoli ricercatori ma della collettività, un bene pubblico da tutelare, valorizzare e da raccontare» ha continuato la Senatrice Elena Cattaneo sempre durante l’apertura del ciclo d’incontri. «Mi piace l’idea di pensare alla Milano della Scienza. La nostra città è densa di attività in campo scientifico, nell’ambito delle cellule staminali, malattie oncologiche, neurobiologia e molto altro. Sono convinta che una politica mossa dalla logica e sollecitata dalla cultura possa incidere positivamente anche a livello territoriale».