“Quando si pensa ad uno scienziato si immagina una persona triste e curva dietro ad un microscopio, la realtà è diversa. Lo scienziato è curvo dietro al microscopio perché ha voglia di scoprire, è curioso, affascinato dall’invisibile ma non è triste. Non può essere triste chi scopre le meraviglie del corpo umano, i particolari più piccoli della natura e del cosmo.
Alla fine del suo lavoro lo scienziato non vede l’ora di comunicare quello che ha visto, di farlo conoscere a tutti perché è per tutti che lavora. Quel microscopio vedrà come lavorano gli organi che dovranno operare i chirurghi e come funzionano quei farmaci che prescriverà il medico. Con quel microscopio abbiamo scoperto le cellule e l’origine della vita e non può esserci tristezza quando si pensa alla vita, per questo la raccontiamo a tutti. Come farebbe un navigatore che scopre una nuova terra e se lo scienziato è il navigatore, il pubblico deve essere invitato a bordo.”
Salvo Di Grazia, U.O. Ginecologia Ostetricia, Ospedale Civile di Vittorio Veneto.
Sarà presente il 13 Marzo 2015 a Milano con un intervento dal titolo “La TV della Salute: ‘informazioni sicure’ o ‘sicuri che sia informazione’?”.
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